SCUOLA: BASTA COLLETTE! 

IL COMUNE FINANZI LE SPESE DI COMPETENZA

Battista e la sua maggioranza bocciano la mozione del MoVimento 5 Stelle che invitava il Comune di Campobasso a prevedere finanziamenti per la fornitura del materiale spettante agli istituti scolastici di competenza. In Consiglio comunale l’assessore di riferimento ha dichiarato che non risulta affatto che gli insegnanti debbano fare collette, che le dirigenze organizzino mercatini o che si valutino sponsorizzazioni per far fronte agli acquisti di materiale nelle scuole. In verità, questo gruppo consiliare tale questione la sollevò già nel 2016 con una mozione che poi fu ritirata perché il sindaco e l’assessore assicurarono che avrebbero fatto delle verifiche a riguardo. Invece, non solo non si è mosso nulla ma in data odierna ci sono state propinate esattamente le stesse parole. E’ stucchevole che non ci si renda conto e si arrivi a negare una prassi che oramai è diventata una regola. Ed è grave che si dica che, a monte di quanto avviene, c’è la valutazione tra assessore e dirigenti scolastici che, sulla base di indicazioni di priorità, hanno deciso ogni volta di soprassedere sul finanziamento di queste spese. Anche perché ciò confligge con quanto si dice ai cittadini quando, come fosse una questua, si cerca di racimolare gli spiccioli per l’acquisto di materiale per la scuola. Accade, infatti, che i Consigli d’Istituto si trovino costretti a sottrarre risorse da altri capitoli di bilancio, come ad esempio quello per la dotazione del materiale di pulizia, per far fronte alle spese di competenza comunale per il funzionamento delle segreterie.
E allora ci si chiede: è vero o non è vero che da più di un decennio il Comune di Campobasso non stanzia per le scuole cittadine nemmeno un euro se non per l’acquisto di arredo e dei registri? Ci è stato riferito dall’assessore De Capoa che il problema non sussiste perché non sono mai pervenute richieste da parte dei dirigenti scolastici. Pertanto, sarà premura del MoVimento 5 Stelle di Campobasso sollecitare l’Ufficio scolastico regionale e tutti i dirigenti del capoluogo affinché producano istanze esaustive del materiale cui si necessita per il funzionamento delle segreterie, perché i cittadini non debbano continuare a lasciare “l’obolo” per vedersi riconoscere un servizio che già pagano con la fiscalità generale.

(foto dal WEB)