La salute prima di tutto

Nel capoluogo molisano le vicende legate all’allargamento della Giunta comunale, l’elezione del Presidente del Consiglio e, probabilmente, il clima natalizio hanno distratto troppi colleghi. Frattura ha formalmente dichiarato guerra alla sanità pubblica scippando due reparti funzionanti, e semmai da potenziare, all’ospedale Cardarelli, ma sembra che la cosa non interessi molto ai rappresentanti politici di Campobasso. Probabilmente è la questione più grave che questa consiliatura si trova a dover affrontare e, purtroppo, il disorientamento sta prevalendo sulla lucidità di contrastare questa sciagura con tutte le forze.

Vogliamo ricordare ai signori colleghi che lo scorso 8 aprile abbiamo votato all’unanimità un ordine del giorno che chiedeva al Presidente della Regione di fare il possibile perché l’ospedale cittadino fosse riconosciuto DEA di II livello. Invece, mostrando totale spregio della volontà dell’assise comunale, Frattura, con la colpevole complicità della D’Innocenzo, sta mettendo in atto un blitz che è legittimo definire una porcata senza precedenti

Con un colpo di spugna stanno smantellando Cardiologia e Oncologia del Cardarelli, solo per cedere le due aree mediche più remunerative alla Fondazione Giovanni Paolo II.

Si consideri che in una società occidentale le persone si ammalano prevalentemente di malattie cardiovascolari e di tumori, pertanto è facile comprendere il valore di questa manovra. Quindi, se fino a qualche tempo fa non si sapeva se avremmo acquistato prestazioni alla ex Cattolica per Radioterapia e Cardiochirurgia, oggi stiamo addirittura regalando altri due reparti al privato.

Per i motivi anzidetti, invitiamo formalmente tutti i colleghi di tutte le forze politiche, e in modo particolare il sindaco Battista, a schierarsi contro questo progetto che apre le porte alla privatizzazione della sanità molisana e a mostrare coerenza con quanto votato in Consiglio comunale quando tutti, sbracciandoci, ci siamo espressi in difesa del nostro ospedale.

L’appello che facciamo alla cittadinanza campobassana è di informarsi e seguire con attenzione quanto sta avvenendo, perché ci stiamo giocando una fetta importante del nostro welfare. Più precisamente stanno cercando di sperimentare modelli che mettono a rischio il diritto di ogni cittadino ad essere curato.