Trasparenza sulla gestione degli appalti a Campobasso

Fin dall’inizio della consigliatura Battista abbiamo osservato con attenzione le determine che riguardano i lavori pubblici. Lo abbiamo fatto per almeno due motivi: da un lato ci interessava verificare come vengono spesi i soldi dei cittadini, quali scelte vengono operate, con quali priorità d’intervento; dall’altro ci siamo concentrati sulla comprensione dei criteri per l’assegnazione degli affidamenti dei lavori e per l’acquisto dei materiali e dei servizi.

Già per i lavori eseguiti in occasione dell’evento del Santo Padre a Campobasso presentammo un’interrogazione che affrontò l’argomento. Successivamente lo sollecitammo ancora in Consiglio comunale a proposito dei 500 mila euro stanziati per la sistemazione della rete stradale e, più di recente, per l’affidamento dei lavori per l’installazione delle luminarie.

Ad oggi non è chiaro quale sia il criterio per la scelta e, soprattutto, nel rispetto dei principi di pari trattamento e di rotazione, non si comprende quali siano le imprese che godono della fiducia dell’Amministrazione comunale. Come possano altre ditte entrare a far parte “del giro” è un mistero.

Non è più un segreto invece che il nostro obiettivo è puntare finalmente all’istituzione dell’albo delle imprese e alla redazione del relativo regolamento, utile anche a definire le procedure per gli acquisti in economia. Nel tentativo di scoprire se “tanto a Campobasso lavorano sempre gli stessi” fosse un luogo comune oppure qualcosa di vicino alla realtà, abbiamo monitorato gli affidamenti, andando a ritroso nell’albo pretorio del Comune fino agli inizi del 2014: per quanto riguarda gli affidamenti ci sono imprese che effettivamente vengono interpellate con una frequenza a nostro avviso anomala.

A titolo esemplificativo inseriamo di seguito un link che riassume all’incirca l’ultimo mese di determine del settore Lavori Pubblici, con riferimento a lavori di edilizia:

http://docs.google.com/spreadsheets/d/1FZG7iJ4jeUF59_1yxwbAifnlPVaor7J4ZrQD6w8Porg/edit?usp=sharing

Nella commissione consiliare preposta discuteremo le nostre proposte anche grazie al Presidente della stessa che si è detto favorevole a dotarsi quanto prima degli strumenti su menzionati. Ne abbiamo avuto conferma in una delle ultime commissioni Lavori Pubblici nella quale il MoVimento 5 Stelle ha manifestato le sue perplessità proprio riguardo alle modalità di affidamento nel ramo di competenza dell’assessore Maio. Nel riportare alcuni dati, si è voluto porre all’attenzione di Maio l’attuale situazione perché, nelle more di un provvedimento più organico, possa raccogliere l’indirizzo politico di garantire la maggiore trasparenza possibile.

Nella stessa commissione inoltre si sono udite considerazioni inquietanti che, se fossero dimostrate, evidenzierebbero che a Campobasso gli appalti pubblici sostanzialmente li vincono sempre le stesse imprese. Ovvero, sebbene le ragioni sociali possano cambiare, nella realtà gli operai fanno sempre capo ad un paio di soggetti noti a tutti.

Ci sono sembrate subito dichiarazioni forti che gettano un’ombra pesante su tutta la gestione dei lavori pubblici e che hanno una rilevanza che sconfina da Palazzo San Giorgio e che potrebbe essere d’interesse per gli uffici dell’edificio a poche decine di metri. Non siamo in grado di fornire elementi su queste affermazioni e non spetta nemmeno a noi confutarle ma riteniamo sia importante che si adottino tutti i provvedimenti di legge e regolamentari utili a scongiurare e combattere i fenomeni criminosi nella Pubblica Amministrazione.

Questo argomento è più che mai attuale, soprattutto alla luce delle recenti rivelazioni nel noto caso di “Mafia Capitale”. Tuttavia anche qui in Molise di appalti truccati ultimamente si sente parlare spesso ed è recentissima la notizia che sono stati indagate altre 35 persone facendo salire il numero a 87 in, finora, 16 Comuni molisani coinvolti.

A quanto già indicato si aggiunga l’esigenza richiamata in un comunicato stampa dell’ACEM che, ribadendo la necessità di individuare la procedura per l’istituzione dell’albo delle imprese, richiama il codice degli appalti nel rispetto del quale è certamente possibile ricorrere a procedure semplificate, da considerarsi addirittura preferibili in alcune circostanze, ma pur sempre garantendo trasparenza e rotazione.

Per continuare la nostra azione politica, ieri abbiamo presentato un’interrogazione rivolta al sindaco e all’assessore al ramo affinché relazionino sulle intenzioni dell’Amministrazione in merito “all’albo delle imprese”, perché, seppure Maio l’abbia annunciato e il sindaco l’abbia ribadito, oramai le parole non bastano più e, dopo 8 mesi di consigliatura, vorremmo cominciare a vedere qualche risultato.