Ex Romagnoli: il centrosinistra doppiogiochista bara spudoratamente

Nella seduta del 15 luglio,  il Presidente della Giunta Regionale Frattura, rispondendo ad una interpellanza del Movimento 5 Stelle,  ha illustrato le intenzioni del governo regionale sulla questione Ex Romagnoli; una interpellanza scaturita da una legittima richiesta di trasparenza sul futuro dell’area, anche e soprattutto alla luce della straordinaria attenzione che nelle ultime settimane si è concentrata sul sito a seguito della messa solenne celebrata da Papa Francesco.

Inutile ribadire che il comune volere dei cittadini campobassani è che l’area torni ad essere fruibile per l’intera collettività, preferibilmente sottoforma di parco pubblico più o meno attrezzato, e soprattutto che non venga realizzata nessuna ulteriore edificazione che comporti una riduzione delle superfici disponibili.

Hanno però congelato ogni entusiasmo le parole di Paolo di Laura frattura che ha orgogliosamente annunciato, incurante dei recenti sviluppi, di voler quanto prima ripartire con un bando che preveda l’edificazione di oltre 13.000 mq, di cui 5000 sull’area dell’ex hotel Roxy da abbattere e ricostruire, ed altri 8000 (quindi un ulteriore edificio di circa il doppio della volumetria del Roxy) alle spalle dell’attuale struttura dell’ex albergo, sui gradoni della curva sud e sull’area prima occupata dalle tribune, coperte e scoperte.  Il tutto al netto di parcheggi ed ulteriori superfici da destinare ai servizi comuni necessari, che andranno quindi a rosicchiare ulteriormente il terreno di gioco. Per l’annunciato parco verde urbano, come specificato dal presidente Frattura,  solo “l’eventuale disponibilità residua”. Il tutto da realizzare con la formula del Leasing in costruendo, con termine lavori entro tre anni dal bando.

Peccato che lo stesso Frattura, durante la campagna elettorale, aveva più volte annunciato la sua contrarietà alla realizzazione delle sedi regionali sull’area ex Romagnoli; peccato che lo stesso Frattura ignori la volontà popolare ed il grande movimento di opinione che si sta creando intorno alla questione ex Romagnoli mentre,  solo qualche giorno fa, annunciava gongolando che l’area sarebbe diventata “foriera di grandi progetti di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini”.  Cosa intende il Presidente per “partecipazione e coinvolgimento”?

Anche il neo Sindaco Battista, megafono alla mano, annunciava solo qualche giorno fa di prendere in considerazione solo un’eventuale “piccola e modesta” nuova cubatura da affiancare al ricostruendo ex Roxy, mentre oggi scopriamo che i progetti, non certo sconosciuti alla nuova giunta Comunale, prevedono una cubatura di circa il triplo dell’esistente e che, oltre alla curva sud, sconfineranno fino a via Albino e sulla superficie prima occupata dalle tribune, il che stravolgerà in maniera irreversibile l’assetto urbanistico dell’intero centro cittadino, oltre a ridurre in maniera considerevole lo spazio da destinare a verde pubblico.

Eppure durante la manifestazione spontanea sull’ex campo sportivo dello scorso venerdì 11 luglio, quasi l’intera maggioranza del nuovo consiglio comunale, Sindaco in testa, si è prontamente riversata sul terreno di gioco per tentare maldestramente di cavalcare l’entusiasmo dei tanti cittadini intervenuti, esternando ambigue dichiarazioni, capaci sì di strappare qualche applauso da parte dei più creduloni, ma non di nascondere le reali volontà politiche di questo centrosinistra che, bene ricordarlo, governa sia la Regione che il Comune: procedere spediti alla cementificazione di una larga parte del sito con conseguente drastica riduzione dello spazio da destinare a verde pubblico, escludendo qualsiasi forma di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza. Del resto è facile ricordare che l’ormai dismesso progetto del “Master Plan” venne concepito nell’era Di Fabio proprio da un governo di centro sinistra, di cui tanti illustri esponenti siedono ancora oggi sugli scranni di Giunta e Consiglio, non ultimo lo stesso Sindaco Battista.

Nel continuare a seguire con attenzione ogni singola azione amministrativa che riguarda questa questione vitale per la città di Campobasso, chiediamo con forza al neo Sindaco Battista di chiarire subito le reali intenzioni di questa amministrazione e farsi portavoce, in un tavolo di concertazione con la Regione Molise, delle istanze della cittadinanza campobassana, rimarcando il ruolo sovrano del consiglio comunale in materia urbanistica, al fine di “restituire”, davvero, la città ai cittadini.