“Quer pasticciaccio brutto de… le elezioni del 25 maggio”

Si, si tratta di un vero e proprio pasticcio. Le elezioni del 25 Maggio sono state, come troppo spesso accade, oggetto di errori veri o presunti, di grossolane irregolarità e di macroscopiche sviste ed imprecisioni.

La consultazione popolare, in quanto strumento principe che ogni democrazia adotta per eleggere i propri rappresentanti nelle Istituzioni, dovrebbe essere un processo assolutamente trasparente, cristallino e regolare.

Così non è stato.

Prendiamo allora a prestito il titolo di un celebre romanzo di Carlo Emilio Gadda per informarvi di quanto abbiamo vissuto.

25 Maggio

Iniziamo dal giorno del voto, il 25. In una delle sezioni viene denunciata la presenza di matite irregolari (non copiative, per intenderci) e viene informata la Digos. Il presidente di questa sezione lo ritroveremo più avanti, ma non anticipiamo nulla. Fatto sta che solo l’intervento della Digos consente che le operazioni di voto riprendano con le matite inviate dal ministero; dei 140 voti espressi in modo “irregolare” non sappiamo cosa sia accaduto, soprattutto non sappiamo se durante le operazioni di spoglio qualcuno abbia verificato che non ci sia stata alcuna alterazione del voto!

26 Maggio

Arriviamo al giorno dello spoglio. Dalle ore 14:00 inizia la lunga giornata dello scrutinio che per alcune sezioni terminerà a notte inoltrata mentre per la sezione 28 non è mai terminata visto che hanno rinunciato a procedere per un improvviso attacco di panico della giovane presidente della sezione. In altri casi si arriva anche alle 5 di mattina ma stranamente si dichiara nelle comunicazioni ufficiali inviate dalla “staffetta” al Comune, di aver completato lo scrutinio alle 20:30 circa.

Stranezze…

29 Maggio

Di cose strane ne sono successe anche dopo. Dopo un’intera giornata dedicata a scrutinare la sezione 28 trascorrono altri due giorni di interminabile attesa prima che, alle ore 21:40 circa, la commissione elettorale centrale presieduta dal Giudice, dott.ssa Cardona Albini, proclamasse sindaco Antonio Battista.

Ciò che è accaduto durante il controllo “formale” della citata commissione ha del misterioso: 167 preferenze di una sezione, pronunciate la mattina, diventano 117 la sera, senza che qualcuno si riesca a spiegare perché! E la cosa si ripete per altre sezioni. Gli stessi rappresentanti di Antonio Battista non avevano compreso di avere “improvvisamente” vinto dichiarando pubblicamente di essere convinti di andare al ballottaggio.

Lo stesso Battista, visibilmente nervoso, si dichiarava pronto a presentare “ricorso”, dichiarando pubblicamente che ci sarebbe stato ballottaggio.

Perché? Perché qualche minuto più tardi dichiara trionfale alla stampa che sapevano di questo risultato sin dall’inizio?

Ed invece così non è stato. La commissione elettorale centrale – tra i cui membri scopriamo esserci anche il Presidente della famosa sezione nella quale si è votato per diverse ore con matite non copiative – proclama sindaco Antonio Battista!

Cosa ci aspetta?

Il pasticciaccio andrà chiarito e sarà compito dei magistrati farlo, così come andrà chiarito se qualcuno ha commesso qualche errore penalmente rilevante.

In ciascuna delle tre competizioni elettorali cui ha partecipato il MoVimento 5 Stelle in Molise lo spettacolo è sempre lo stesso. Errori e leggerezze di ogni tipo che trasformano le operazioni di scrutinio in una barzelletta che già una volta è costata l’annullamento delle elezioni.

Noi vogliamo soltanto che emerga la verità perché è quello che ci chiedono i nostri elettori. Il progetto del MoVimento 5 Stelle ha come cardine il tema della legalità, che va tutelata senza mai arretrare di un centimetro. Il nostro obiettivo è uno solo, ridare credibilità ed autorevolezza al momento del voto.

Non possiamo, come cittadini, accettare che le nomine di presidenti di seggio e scrutatori vengano fatte seguendo procedure confuse e bontempone, ma dobbiamo pretendere che queste seguano modalità chiare e precise che assicurino professionalità e soprattutto RESPONSABILITA’ precise da parte di chi in quel momento rappresenta un funzionario dello Stato. Questi ragionamenti saranno fin da subito oggetto di azioni che intraprenderemo anche a livello nazionale con l’aiuto dei nostri portavoce in parlamento.

In conclusione, rinnoviamo i nostri auguri al sindaco Antonio Battista ma ribadiamo che forse si sarebbe dovuto attendere l’otto giugno, giorno in cui il ballottaggio avrebbe giustamente dato il nome del vincitore senza pasticci e senza ombre.

Ma tanto noi ai pasticciacci dei nostri “esperti volponi” ci siamo colpevolmente abituati, e chiediamo “scusa” a Carlo Emilio Gadda per il disturbo.