Nuove scuole materne, l’Ordine degli Architetti conferma: mediocri ed inadeguate.

Le nuove scuole materne di via Berlinguer e di Via S.Antonio dei Lazzari non rispondono ai principi tecnici, architettonici e pedagogici minimi richiesti per questo tipo di edifici; lo avevamo già ampiamente anticipato con diverse iniziative , portando la questione anche all’attenzione sia della commissione consiliare Lavori Pubblici, sia del Consiglio Comunale, con una interpellanza al Sindaco ed all’assessore ai Lavori Pubblici, alla quale però è giunta la solita, inutile ed imbarazzante risposta farlocca, a conferma dell’immobilismo e dell’arretratezza di questa amministrazione sempre più miope, incapace e barricata su posizioni arroganti e saccenti che evidenziano il vuoto cosmico incarnato dall’assessore ai Lavori Pubblici Maio, sempre più affannato a difendere l’indifendibile.

Adesso, a conferma di quanto da noi rilevato, è giunta anche la presa di posizione dell’Ordine degli Architetti della provincia di Campobasso che, attraverso un corposo documento, ha rimarcato l’importanza di una “buona progettazione”, in particolare per le opere pubbliche, affinché gli edifici di nuova costruzione, ed ancor più quelli con delicate funzioni come nel caso delle scuole materne, vengano realizzati con il massimo degli standard qualitativi, sia in termini di confort abitativo, sia in quelli di efficienza energetica, come peraltro inequivocabilmente stabilito dalle vigenti normative, evidentemente disattese dai tecnici comunali.

Costruire oggi una nuova scuola  in maniera non conforme ai più moderni principi dell’efficienza energetica, significa dar vita ad un “mostro energivoro” che negli anni a venire sarà vittima del ricatto energetico da fonti fossili con derivanti danni sia di natura ambientale che erariale a scapito dello stesso ente e quindi della collettività. Tutto questo mentre realtà molto più virtuose hanno da anni orientato la propria visione dell’edilizia pubblica, oltre che privata, verso gli edifici “passivi”, ovvero completamente affrancati dall’utilizzo di fonti fossili, sia per il riscaldamento invernale che per l’eventuale climatizzazione estiva.

Per quanto riguarda poi gli edifici scolastici, non può essere trascurata la qualità degli stessi sotto l’aspetto del confort abitativo, del benessere fisico ed emozionale, della luminosità ed esposizione, dei colori e della vivibilità degli spazi, così come nettamente rimarcato dalla nota dell’ordine degli architetti. Tali parametri dovrebbero essere portati all’eccellenza in un edificio adibito ad ospitare piccoli alunni per tante ore al giorno e per almeno tre delicatissimi anni della loro infanzia, al fine di agevolare il corretto svolgimento di percorsi pedagogici innovativi ed al passo coi tempi.

Il Sindaco, l’assessore Maio e la giunta tutta, dopo aver fatto finta di non capire quanto da noi recentemente segnalato, adesso non possono ignorare il monito giunto dall’ordine professionale più qualificato per esprimersi nel merito. Si proceda immediatamente alle necessarie revisioni dei progetti in fase di esecuzione, accertando le eventuali responsabilità di progettazioni non conformi alle norme in vigore, affinché gli effetti (ed i costi) non ricadano ancora una volta sulla collettività che avrebbe invece diritto ad avere edifici scolastici, oltre che sicuri, anche moderni, efficienti e funzionali.