Margherita Gravina
Nata a Campobasso 45 anni fa, sposata e madre di 3 ragazzi.
Da giovane, frequentando le scuole superiori, ho, per molti anni, rappresentato i miei compagni cercando una collaborazione con i docenti. Da mamma ho fatto lo stesso nelle classi dei miei bambini, credendo sempre possibile una leale cooperazione, attiva e mai invasiva, dei genitori alla vita scolastica dei propri figli, favorendo il dialogo e la partecipazione diretta.
Laureata in Economia Aziendale presso l’Università degli Studi del Molise, con buone capacità comunicative e relazionali, sono assunta come lavoratrice part-time in un’azienda della G.D.O. , in cui ho potuto mettere a disposizione dei colleghi e dei clienti il mio atteggiamento costruttivo e ottimista, sempre pronta all’ascolto e al confronto.
Ed eccomi qui a spiegarti per quale motivo stai leggendo queste due righe rappresentative di una candidata alla carica di Consigliere del Movimento 5 Stelle per il Comune di Campobasso.
Sono sempre stata convinta del fatto che ciò che ognuno fa, o non fa, ricada su chi gli sta intorno. Ho sentito quindi il dovere di mettere in gioco le mie capacità e di metterle a disposizione della collettività. Ho così effettuato l’iscrizione al MoVimento 5 stelle, ispirata dai suoi valori di partecipazione attiva e condivisione, in cui ciascun cittadino può dare il suo contributo, perché necessario a costruire un modello organico di società basato sulla Libertà, Uguaglianza, Dignità, Solidarietà, Fratellanza e Rispetto.
Ho partecipato più attivamente negli ultimi tempi alle elezioni regionali del 2018 come Rappresentante di Lista e ad altre iniziative ambientali come “Ripuliamo Campobasso” dello scorso ottobre, fino alle assemblee organizzate per la stesura del Programma Elettorale 2019-2024.
Mi chiedo quindi quanto sia importante esercitare quel potere che portiamo dentro di noi, invece di sentirci vittime di un sistema che ci vessa. Ognuno di noi deve prendere quel potere in mano, quel potere che ci viene donato per poter cambiare la nostra vita.
Tu che ne pensi?