Giuseppe Frate

Nato a Termoli il 2 giugno 1975, sono originario di Ururi ma Campobassano di adozione. Sono un avvocato ed esercito la mia professione qui in Città da oltre dieci anni. Per indole naturale ho sempre riservato buona parte del mio tempo al sociale. Nonostante le critiche non ho mai avuto remore ad assecondare tale inclinazione anche nell’ambito professionale in cui opero da anni anche offrendo tutela gratuita alle persone senza fissa dimora nel contesto della onlus Avvocato di Strada. Circa otto anni fa, insieme ad uno sparuto gruppo di campobassani innamorati della propria città, ho deciso di imbattermi nell’autentica impresa di portare il rugby a Campobasso. Il progetto si è incentrato prevalentemente nella creazione del movimento rugbistico giovanile sia maschile che femminile. Così, dopo gli innumerevoli sforzi personali e soprattutto di coloro che hanno poi proseguito l’iniziativa, quell’idea ha portato i colori cittadini al raggiungimento della Serie C1 nazionale. Nel vivere profondamente la Città e la sua Comunità mi sono tuttavia imbattuto spesso nella contraddizione di fondo del cittadino campobassano, quel suo vivere eternamente combattuto tra i propri ancestrali orgoglio e fierezza d’animo ed una latente quanto nociva rassegnazione.

Ebbene, io non ho mai ignorato questa contraddizione né voltato lo sguardo altrove cercando di trovare alibi o giustificazioni. In oltre dieci anni di permanenza in Città il declino visto e vissuto è diventato enorme e quindi innegabile e come tale pretende l’impegno di tutti a fare effettivamente qualcosa muovendo innanzitutto dal liberarsi finalmente da certi feudali condizionamenti. Dostoevskij diceva che “Fare un nuovo passo, dire una nuova parola, è ciò che la gente teme di più”. Ebbene, io ho ritengo che lo spirito del MoVimento 5 Stelle incarni perfettamente la presa di coscienza che pronunciare qualcosa di nuovo e fare effettivamente quel nuovo passo – affrancandosi finalmente da ingiustificati “timori” – sia il punto di partenza per il bene di ognuno di noi e quindi dell’intera Città.