RENDICONTO 2017 – l’ordinarietà della consiliatura Battista tra luci (poche) e ombre (tante)

Nella giornata di ieri, 28 maggio 2018, il Consiglio comunale, con i voti della maggioranza, ha approvato il rendiconto di gestione 2017, probabilmente l’ultimo della consiliatura Battista in esercizio ordinario.

Il voto contrario espresso dal nostro gruppo consiliare muove da alcune considerazioni che vado a sintetizzare a beneficio della conoscenza della cittadinanza:

  1. La gestione dei residui attivi – poste di bilancio da verificare ma utili a tenere i conti in “positivo” – che allo stato non consente di avere un quadro veritiero ed attendibile, poiché, non avendo strumenti ulteriori per poterne valutare l’attendibilità e la reale capacità di introito, tale voce è lontana dal dirsi sicura e mette a rischio l’equilibrio con i residui passivi e con quelli derivanti dalla questione “Esattorie”;
  2. I debiti fuori bilancio ed in particolare quelli derivanti dagli espropri dei terreni per l’apertura del cantiere per i lavori della tangenziale Nord, così evidenziando un “difetto” nella programmazione dei fondi infrastrutturali regionali, per i quali va sottolineato il notevole ritardo con il quale il Comune ha attivato le procedure di gara e nel mentre, anziché accorgersi dei mancati espropri e quindi della impossibilità di cantierare l’opera, ha dovuto rimediarvi solo successivamente, accumulando un altro pericoloso ritardo che speriamo non pregiudichi l’erogazione dei fondi e quindi il completamento dell’opera;
  3. La gestione delle partecipate e della Sea in particolare, dove nulla è stato fatto nell’ottica di ridurre ad una fisiologica sana gestione di una società pubblica, l’andamento degli utili di impresa, generando ancora una volta, il fenomeno della tassazione sulla tassazione, sebbene gli impegni assunti dalla struttura comunale e da quella aziendale, di eliminare il sistema del piano neve a “preventivo” in luogo del “consuntivo”;
  4. La gestione dei servizi a domanda individuale e delle strutture sportive in particolare, per le quali il Comune, nonostante la nomina di un assessore ad hoc e di decisioni assunte, continua a perdere risorse favorendo le società concessionarie e creando anomali squilibri di mercato con le strutture private. Si pensi che a fronte di proventi pari ad € 7000,00, il Comune spende oltre € 226.500, con una “perdita” di quasi 220.000 euro a carico della fiscalità generale;
  5. L’avanzo di gestione 2017 registra un dato contabile di oltre 2milioni di euro, il che può significare due cose: o incassi troppo, e quindi devi rivedere le tue entrate, quelle tributarie in primis, oppure non sei capace di programmare e gestire la spesa, quella in conto capitale soprattutto, posto che hai una percentuale di realizzato, sull’impegnato, pari al 30% circa;
  6. Le questioni del bilancio, dei conti e dell’andamento della gestione economica e finanziaria, non interessano a nessuno – alla maggioranza ed ai suoi consiglieri men che meno – se un allegato al rendiconto presentava un errore di cui nessuno si è accorto ma che abbiamo prontamente segnalato e corretto al fine di evitare problemi di leggibilità e trasparenza dei dati contabili.

Ci sarebbero ancora tante altre questioni da evidenziare, ma quanto detto basta a confermare lo stato in cui versa la città di Campobasso, che questo Sindaco non ci ha evidentemente restituito ma lasciato così com’era, priva di slanci, priva di innovazione programmatica e ferma all’ordinaria amministrazione.