Nella giornata di ieri il Movimento 5 Stelle Campobasso ha reso nota la convergenza sul nome di Roberto Gravina come candidato Sindaco alle elezioni amministrative che avranno luogo a maggio prossimo.
Con il sostegno di tutti i portavoce molisani – nazionali, regionali e comunali – e a valle di momenti di confronto e valutazione con tanti cittadini, si è dunque ritenuto opportuno che fosse Roberto Gravina a presentare la lista del M5S Campobasso, previa certificazione dallo staff nazionale sulla piattaforma Rousseau.
La lista sarà composta da 19 uomini e 13 donne compresi i consiglieri uscenti Paola Felice, Luca Praitano e Simone Cretella, ancora uniti, come cinque anni fa, con l’idea di cambiare in maniera radicale il volto della città capoluogo. Una scelta di continuità, che in un certo senso può suonare in antitesi con le tante voci che invocano un cambio di rotta. Da parte nostra, la linea che ci sentiamo di sposare e rappresentare a pieno titolo è quella della continuità della discontinuità.
Continuità non tanto nei nomi, quanto nell’approccio partecipativo e condiviso che ci ha contraddistinti sin dall’inizio in particolar modo nel contesto locale. Continuità programmatica, con la volontà rinvigorita di porre al centro dell’attenzione temi già ben rimarcati nel programma delle elezioni 2014 come l’edilizia scolastica, la viabilità, il governo del territorio, l’ambiente, la mobilità sostenibile, l’attenzione per il commercio al centro città,
il sostegno alle fragilità, l’inclusione per gli immigrati, le politiche di genere, l’apertura verso temi etici e non da ultimo la lotta agli sprechi. Temi che hanno guidato il nostro agire in questi cinque lunghi anni di opposizione, come si evince dai numerosi atti portati all’attenzione
dell’assise civica – interrogazioni, interpellanze, mozioni, accessi agli atti – e ai diversi organi di controllo – Corte dei Conti, Procura ed Anac.
Anni in cui non abbiamo fatto mancare le critiche ed il ruolo da pungolo nei confronti della Giunta uscente, ma che soprattutto ci hanno permesso di entrare nel vivo dell’azione amministrativa, conoscere da dentro la macchina che la muove, ed arrivare ad oggi, dunque, con un programma ancor più solido, reale, attuale e soprattutto condiviso con tanti amici e cittadini.
Pragmaticità che parte da una lettura analitica e reale delle congetture socio-economiche attuali (che per onestà e correttezza non possiamo omettere o negare), ma non per questo poco ambizioso e privo del sogno di costruire insieme un futuro nuovo e diverso per la città di Campobasso. Un programma e una idea di futuro che avremo modo e piacere di portare all’attenzione della città nelle prossime settimane, e che rimarrà sempre aperto a miglioramenti da parte di chiunque metta al primo posto il bene della città. Senza barriere, preconcetti o chiusure di alcun genere.
Abbiamo ragionato e discusso in maniera serrata in questi ultimi mesi su quale fosse il percorso migliore da intraprendere per assicurare che questo progetto, partito ormai diversi anni fa, potesse finalmente trovare piena attuazione passando per una vittoria alle urne.
Percorso non semplice né banale, svolto in piena autonomia e libertà seppur nel rispetto e condivisione delle poche ma essenziali regole che ci hanno permesso di nascere, crescere e consolidarci in questi anni. Percorso che abbiamo svolto ben consapevoli del momento di trasformazione, e se vogliamo evoluzione, che il nostro giovane Movimento si trova ad affrontare. Una sfida che ci vede presenti in prima linea, senza timore alcuno di osare e
superare i nostri stessi limiti pur di fare il bene della collettività. Percorso che abbiamo condiviso ponendo al centro un unico obiettivo, la responsabilità. Responsabilità non verso un simbolo, una bandiera, un gruppo (sarebbe oltremodo riduttivo), bensì nei confronti di tanti concittadini che in questi anni ci hanno supportato, aiutato nelle nostre battaglie e riposto in questo gruppo il germe della discontinuità a lungo custodito e cullato. Responsabilità che ci rende audaci verso nuove prospettive e pronti a metterci in gioco rispetto a dogmi che apparivano cristallizzati fino a poco tempo fa, ma che al contempo ci esorta ad essere cauti ed accorti onde evitare di disperdere la spinta innovativa, e in un certo senso “rivoluzionaria”, che abbiamo pazientemente coltivato in questi anni.
È con questo spirito che ci apprestiamo a chiudere la rosa di nomi che comporranno la lista per le prossime amministrative, fermo restando la totale apertura verso chiunque si faccia propositore sano di idee e progetti che sposino la visione della Campobasso che vogliamo. È con questo spirito che attendiamo a giorni di conoscere la possibilità, ed eventuali modalità, che ci permetteranno l’apertura a liste civiche che non si sentano stampelle o sub-alterne secondo logiche partitiche e di vecchia politica, bensì parte di un percorso e progetto comune che tanti cittadini hanno intrapreso qualche anno fa. La nostra non va intesa come volontà di imporre un candidato sindaco o un simbolo, bensì come l’esigenza quasi fisiologica di restare garanti di una reale discontinuità e rottura rispetto a certe logiche e dinamiche finora perfettamente incarnate tanto nelle coalizioni di centrosinistra quanto in quelle di centrodestra, che evidentemente non possono che riscontrare la nostra più totale estraneità.
Restiamo dunque aperti al dialogo e al confronto onesto e schietto, ma ponendo al primo posto sempre e solo il bene della città a cui con orgoglio apparteniamo, certi che intorno alla persona di Roberto Gravina si possa costruire un reale cambiamento.