Oramai è un triste copione che si ripete puntualmente, ogni impegno preso da Battista &Co., si rivela null’altro che una presa in giro ed un’ occasione per prendere anche molti mesi e tenere a freno per un po’ la legittima e sacrosanta esigenza della popolazione scolastica cittadina di conoscere le condizioni di vulnerabilità degli edifici scolastici.
Era il 3 novembre 2016 quando il Consiglio Comunale, all’unanimità, impegnava l’amministrazione affinché entro il 31 gennaio 2017 venissero resi pubblici, sul sito internet del Comune, le “carte di identità” degli edifici comunali, ovvero tutte le informazioni ed i dati disponibili, anche se parziali.
Quell’impegno è stato abbondantemente bucato e di mesi ne ne sono passati altri 5, ben 150 giorni, senza che la giunta e la maggioranza, si ricordassero dell’impegno preso davanti alla massima assise cittadina; ancora oggi, in spregio ai più elementari principi di trasparenza, non esiste nessuna informazione accessibile ai cittadini e ai genitori degli alunni.
Ma c’è di più: come noto, per sopperire alla carenza documentale di molti edifici, il Comune, impegnando la cifra di 30 mila euro, ha commissionato ad un team di tecnici dell’università del Molise, uno studio di vulnerabilità su undici plessi cittadini, con l’impegno contrattuale di renderne pubblici gli esiti, entro giugno 2017.
Anche in questo caso, neanche a dirlo, la scadenza è passata inosservata e non ci risulta siano stati trasmessi i risultati, ad esclusione di quelli su via Leopardi, trattata nei mesi scorsi con priorità, e quelli sul plesso “esodato” di Mascione che, da quanto trapelato, dovrebbero essere consegnati nei prossimi giorni.
Per i restanti edifici l’amministrazione pare non abbia fornito la necessaria documentazione al team dell’Unimol, determinando il mancato rispetto dei termini prestabiliti sui quali c’era, e c’è, una grandissima aspettativa da parte dell’intera cittadinanza in vista dell’inizio del prossimo anno scolastico che ancora una volta si preannuncia all’insegna dell’incertezza.
Incertezza che, paradossalmente, parte proprio dall’unica scuola di cui sono stati forniti i risultati degli studi, ovvero la “Don Milani”, i cui alunni dovrebbero ritornare a settembre nella sede di via Leopardi, come più volte promesso dalla giunta Battista; non passa inosservato il fatto che, dopo oltre sei mesi di nullismo, in via Leopardi ancora non parta nessun lavoro di adeguamento (durata prevista da bando 90 giorni) e, calendario alla mano, sarà praticamente impossibile garantire la regolare riapertura dell’anno scolastico per la “Don Milani”, già costretta lo scorso anno a doppi turni, “nomadismo” e frammentazione.
Il Movimento 5 Stelle chiede con forza che l’amministrazione: 1) rispetti il mandato ricevuto dal Consiglio Comunale e gli impegni più volte assunti in materia di edilizia scolastica; 2) provveda alla immediata pubblicazione di tutta la documentazione a disposizione relativa agli edifici scolastici comunali; 3) rispetti e faccia rispettare i termini dell’accordo stipulato con l’Unimol; 4) garantisca la regolare ripresa dell’anno scolastico di tutte le scuole cittadine.
Affrontare un nuovo anno scolastico con l’incertezza e l’approssimazione vista negli anni precedenti è uno scenario non più tollerabile, soprattutto alla luce del tanto tempo trascorso dall’ inizio dell”emergenza” (gennaio 2016), da quando, oltre al (burrascoso) completamento dei due nuovi edifici avviati dalla precedente amministrazione, abbiamo visto solo chiusure di scuole e nessun nuovo cantiere, ad esclusione di quello dell’edificio di via Gorizia, che al momento resta vuoto ed inutilizzato.