Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Campobasso ha presentato una mozione mirata alla diffusione di eco-compattatori sul territorio comunale. La proposta, non a caso, è stata avanzata nell’ambito della SERR, la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, in cui le amministrazioni sono chiamate a dare dei segnali concreti mirati alla riduzione a monte della produzione dei rifiuti; segnali finora completamente disattesi dall’attuale amministrazione di Campobasso che, ad oggi, non ha fatto praticamente nulla, non solo in tema di Riduzione, ma anche in tema di Riciclo dei rifiuti, tant’è che la raccolta differenziata risulta miseramente ferma al palo, ostaggio della spartizione delle poltrone in seno al rinnovando consiglio di amministrazione della SEA.
Per dare un segnale concreto risulta certamente necessario introdurre e favorire pratiche sempre più virtuose per sensibilizzare, agevolare ed incentivare quei tanti cittadini che, nonostante l’impegno quotidiano e costante, non hanno nessuna gratificazione, sia in termini economici che ecologici.
Abbiamo quindi chiesto all’amministrazione di promuovere e favorire l’installazione e la diffusione sul territorio comunale di eco-compattatori in corrispondenza di aree pubbliche, scuole, esercizi commerciali e/o aziende private, al fine di innescare un circolo virtuoso finalizzato alla progressiva diminuzione della quantità di rifiuto indifferenziato; gli eco-compattatori sono macchinari in grado di raccogliere, differenziare e compattare in modo autonomo i rifiuti conferiti dai cittadini, ai quali vengono erogati contestualmente buoni/punti-spesa, spendibili per acquisti presso esercizi convenzionati sul territorio comunale, oppure, nel caso di accordi con le amministrazioni comunali, crediti che consentono di ottenere forme di sconto sui tributi legati allo smaltimento dei rifiuti. Il materiale raccolto, con una riduzione dei volumi di circa venti volte, viene di norma viene consegnato direttamente alle aziende della filiera del riciclaggio senza passare nessuna ulteriore vagliatura, né tantomeno può finire in discarica o negli inceneritori.
Al riguardo, si chiederà di individuare anche un numero sufficiente di aree pubbliche da destinare all’insediamento di tali impianti, anche classificandole “aree franche” o “no tax area” per ciò che concerne i tributi comunali relativi all’occupazione del suolo, al fine di incentivarne l’installazione anche da parte di eventuali soggetti privati interessati, che sgraverebbero comunque l’amministrazione di una buona percentuale di rifiuti da gestire, atteso che la diffusione di tali sistemi non configge, anzi si integra perfettamente, con qualunque sistema di raccolta differenziata ordinaria in esercizio nelle città, generando molteplici vantaggi sia in termini economici, con maggiori risorse disponibili per migliorare la qualità dei servizi offerti, sia in termini ecologici in considerazione dei minori trasporti e della minor quantità di rifiuto da trattare.
La mozione sarà trattata nella prossima seduta del Consiglio, fissata per il 4 dicembre 2015