La gestione della riscossione coattiva è un affare che stuzzica l’appetito di troppi avvoltoi. Forse non tutti sanno che i campobassani vivono la minaccia della pesantissima mazzata che potrebbe giungere dal contenzioso con Esattorie S.p.a. Il Comune vanterebbe una credito abnorme nei confronti della società ma per ragioni poco chiare rischia di non vedere un centesimo e tale spada di Damocle vale 10 milioni di euro: è questa la cifra che il Tribunale con ogni probabilità ci costringerà a ripianare. Nel frattempo resta il problema di garantire che tutti contribuiscano al pagamento delle tasse, perché i furbetti non sfuggano al proprio dovere di cittadino.
Con l’oramai cronico ritardo che costringe a fare i conti con scadenze e prescrizioni, il consiglio Comunale del capoluogo, ad esclusione del Movimento 5 stelle, il 25 maggio scorso, ha deliberato per l’affidamento della riscossione coattiva alla società Equitalia SUD, sinteticamente perché:
– c’erano dei crediti a rischio prescrizione;
– il Comune non può farlo per la mancanza di una struttura e di figure professionali idonee;
– Equitalia S.p.a. è l’Agente Pubblico della Riscossione, abilitato ex lege in via esclusiva all’utilizzazione del ruolo quale strumento di riscossione;
– la soluzione è pro tempore e avrà durata breve.
In questo contesto il MoVimento 5 Stelle Campobasso, contrariamente a quanto si può desumere dalla recente nota stampa del Segretario Generale UILTuCS Molise Pasquale Guarracino, si è astenuto dal votare il provvedimento. Non doveva assolutamente passare il messaggio che chi non paga le tasse la fa franca, gravando su chi, con grandi sacrifici e senso civico, mette mano al portafoglio ad ogni scadenza. Quanto prima nella consapevolezza che le persone in difficoltà vanno assolutamente aiutate con esenzioni e strumenti sociali. Siamo convinti dell’importanza del rispetto delle regole ma anche del bisogno della solidarietà. Così come non abbiamo dubbi che Equitalia debba chiudere.
E’ nota a tutti la posizione del movimento a riguardo ma evidentemente è opportuno ribadirla specificando che l’auspicio è di gestire internamente al Comune il servizio di riscossione. Niente Equitalia e nessun’altra società che lucra sulla disperazione della gente a suon di aggio e profitto.
E nemmeno ALI Comuni molisani le cui quote del Comune di Campobasso costano ai cittadini 25 mila euro all’anno senza che qualcuno abbia ancora capito a fronte di quali servizi.
Alle 70 famiglie degli ex dipendenti di Esattorie S.p.a. va tutta la nostra solidarietà ed attenzione ma dispiace leggere come si cerchi di spalmare le responsabilità. Preferiremmo che si guardasse nella giusta direzione, nemmeno troppo lontano, verso la Regione Molise, gestita approssimativamente da politicanti cui, evidentemente, le priorità non sono lo stato occupazionale e il disagio sociale. D’altro canto, un approccio serio imporrebbe di considerare la stima degli uffici tecnici regionali secondo i quali la gestione delle riscossioni in tutto il Molise potrebbe essere eseguita da una struttura composta da una quarantina di dipendenti. Ma, questa è un’altra storia.
Tornando al Comune di Campobasso, attendiamo di verificare come Battista e la sua maggioranza gestiranno nel prossimo futuro la delicata questione della riscossione coattiva, pronti a dare battaglia con ogni mezzo, al grido MuriamoEquitalia, qualora l’opzione votata a maggio si tramuti per inerzia in una soluzione definitiva.