Molti ricorderanno che tra le cose da “restituire” alla città promesse dal sindaco Battista, vi era anche una buona rimpinguata di alberi, in particolare quelli che la legge prescrive che vengano impiantati per ogni bimbo nato nell’anno, impegno del tutto disatteso nel primo anno di mandato, oramai abbondantemente trascorso.
I più attenti ricorderanno anche quella conferenza stampa, durante la campagna elettorale, presso il parco di Via Manzoni, quando la squadra del futuro sindaco annunciava grandi propositi in materia di verde pubblico, in particolare per rivitalizzare quell’area. Proprio a seguito di quell’impegno pre elettorale, nell’ambito della “festa dell’albero” dello scorso 21 novembre, con una manifestazione in pompa magna, l’amministrazione al gran completo scelse quel parco per far mettere a dimora una dozzina di nuovi alberi, tutti di pregio, nonostante quel parco non necessitasse certo di nuove essenze, bensì di maggiore cura e manutenzione, dato l’annoso stato di abbandono e degrado.
Doveroso però precisare che la fornitura di quella partita di alberi non fu certo idea e merito dell’amministrazione, bensì frutto della compensazione arborea richiesta ed ottenuta dalle associazioni Fare Verde e Legambiente, a seguito dell’abbattimento ingiustificato di un pino pluridecennale in piazzale Palatucci a seguito dei lavori della realizzazione della rotonda; alberi, quindi, che anziché essere messi nella disponibilità delle associazioni per essere impiantati e curati in aree maggiormente bisognose della città, vennero “sacrificati” per lo spot elettorale dell’amministrazione che, ignorando i consigli degli ambientalisti, preferì un’operazione propagandisco/elettorale ad un intervento certamente più razionale ed utile in altre aree cittadine.
Ma fin qui poco male, sempre di nuovi alberi si trattava, e la scelta venne comunque accettata di buon grado da tutti.
Quello che non può essere accettato, è l’epilogo della vicenda poiché le piante, messe a dimora a regola d’arte dal fornitore con tanto di etichetta esplicativa e tutte perfettamente vegete, sono state in seguito pietosamente abbandonate al loro destino dall’amministrazione, mai curate né irrigate, tanto che, come facilmente prevedibile, sono tutte miseramente morte con l’arrivo dell’estate, trasformando il parco di via Manzoni, già abbandonato a se stesso, in un tristissimo cimitero di alberi secchi.
Stessa sorte toccata anche al Larice impiantato in Piazza Musenga in sostituzione di un Pino abbattuto perché “troppo obliquo”, stessa sorte che molto probabilmente toccherà anche ai Prunus lungo il tratto campobassano del percorso pedonale per Ferrazzano (recentemente impiantati per buona volontà dell’amministrazione ferrazzanese) che versano in evidente stato di sofferenza.
In pratica, dei pochissimi alberi messi a dimora nell’ultimo anno, resterà solo un mucchio di ceppi secchi ed il miserabile fallimento di un’amministrazione spocchiosa “tutto fumo e niente arrosto”, il cui bilancio sotto il profilo arboreo (ma non solo quello…), resta clamorosamente passivo.