La commissione “Statuto e Regolamenti”del Comune di Campobasso, sin dal suo insediamento, sta lavorando ad una riforma del regolamento delle Commissioni Consiliari Permanenti, finalizzata, in via prioritaria, alla riduzione del numero delle stesse commissioni dalle attuali 12 a 9, una proposta in linea di principio condivisibile anche per il Movimento 5 stelle, purché non intesa come mera operazione di facciata senza una conseguente e reale riduzione dei costi per l’amministrazione e l’ ottimizzazione della produttività delle commissioni. Al riguardo, il gruppo consiliare M5S non ha ritenuto di approvare la riduzione a nove commissioni, comunque approvata a larga maggioranza, avanzando, con spirito costruttivo e partecipativo, una serie di proposte ad integrazione della riforma, finalizzate ad elevare il livello qualitativo dei lavori di commissione oltre che alla razionalizzazione dei costi.
Nella scorsa seduta del 26 agosto, dopo ampia discussione, si è arrivati alla votazione di dette proposte con l’esito di seguito illustrato:
- 1^ proposta: convocazione commissioni con intervallo minimo di due ore una dall’altra, per consentire una durata significativa dei lavori e poter discutere degli argomenti all’ordine del giorno senza dover essere costretti ad interrompere i lavori per l’incalzare di eventuali altre commissioni convocate appena 60 minuti dopo (che si riducono a 45 nel frequente caso di inizio in 2^ convocazione), e riconvocare quindi una nuova seduta (con raddoppio dei costi) : BOCCIATA all’unanimità, tranne il M5S;
- 2^ proposta: riduzione a 7 del numero dei membri della commissione, in coerenza con la riduzione del numero dei consiglieri comunali e del numero delle stesse commissioni che a breve sarà ridotto da 12 a 9: BOCCIATA all’unanimità, tranne M5S;
- 3^ proposta: corresponsione del gettone di presenza solo a chi presenzia per almeno 2/3 della durata della commissione, per contrastare il malcostume, purtroppo abbastanza diffuso, di consiglieri che presenziano solo per pochi minuti alla commissione, guadagnando il gettone di presenza alla pari degli altri colleghi che invece partecipano ai lavori per l’intera durata della commissione: BOCCIATA all’unanimità, tranne M5S;
- 4^ proposta: possibilità di ripresa audio video dei lavori delle commissioni con webcam, per consentire la massima trasparenza e possibilità di partecipazione ed accesso da parte dei cittadini: BOCCIATA all’unanimità, tranne M5S;
- 5^ proposta: pubblicazione sul sito dei verbali dei lavori, comprensivi dei fogli presenza : APPROVATA con un solo voto contrario.
Ovviamente, l’esito della votazione, che ha palesemente giustificato la nostra contrarietà alla riduzione “farlocca” del numero delle commissioni, non ha sorpreso gli attivisti del movimento, stante la chiara volontà, se non un vero e proprio accordo tacito tra partiti e movimenti di qualunque estrazione, di non voler “imbrigliare” o vincolare da norme scritte, le elasticissime modalità di partecipazione alle commissioni da parte dei consiglieri comunali.
E’ opportuno precisare che l’attribuzione del gettone di presenza rappresenta l’unico strumento di retribuzione per i consiglieri comunali che, qualora partecipino ad almeno 23 commisioni/consigli (numero massimo di gettoni attribuibili), potranno percepire al massimo 7/800 euro (siamo in attesa di conoscere le cifre precise quando arriverà il primo cedolino).
Dopo due mesi di esperienza e lavoro nell’ambito del Consiglio Comunale, possiamo serenamente affermare che trattasi di cifre assolutamente congrue per l’espletamento dei doveri nelle sedute di consiglio e commissioni, nonchè delle relative attività propedeutiche e di studio, spesso effettuate dai consiglieri sacrificando gran parte del tempo personale, al di là di quello trascorso a palazzo San Giorgio. Ciò non può però giustificare la consuetudine di “apparizioni lampo” sia in consiglio che in commissione, che danno luogo, per la sola apposizione di una firma, alla corresponsione dell’intero gettone di presenza.
La ferma volontà del Movimento 5 Stelle è, quindi, esclusivamente quella di contrastare consuetudini immorali che purtroppo avvengono e che sono facilmente riscontrabili dalla visione dei fogli firma delle sedute di commissione, di cui abbiamo chiesto ed ottenuto la possibilità di pubblicazione.
Adesso si dirà che questa maggioranza ha voluto la riduzione del numero delle commissioni, un provvedimento che allo stato dei fatti non cambia assolutamente nulla in termini di costi per l’amministrazione, poiché meno commissioni equivalgono a più sedute.
L’adozione delle nostre proposte avrebbe invece comportato un indubbio innalzamento della qualità dei lavori e posto un freno ad abitudini di basso profilo evidentemente dure a morire ed a cui difficilmente si vuole rinunciare.
Che dire inoltre dello strano fenomeno che si manifesta in prossimità della fine del mese, quando oramai molti membri hanno già raggiunto il massimo delle partecipazioni retribuibili? Abbiamo infatti riscontrato che il numero dei partecipanti alle commissioni in questo periodo si affievolisce notevolmente, diversamente di quelle di inizio mese, evidentemente più “affollate”, a conferma che lo strumento delle commissioni consiliari, potenzialmente il “motore” dell’intera macchina amministrativa e “braccio operativo” della massima espressione civica cittadina, rappresenta per molti un mero “gettonificio” per arrotondare lo stipendio mensile.