Ve la ricordate la vicenda dell’acquisto dell’immobile di Piazza Molise nel quale la S.E.A. trasferirà la nuova sede legale?
Avevamo chiesto di soprassedere e di revocare l’avviso pubblico del 10 marzo 2017 con il quale S.e.a. aveva avviato una ricerca di mercato per reperire un immobile da acquistare e destinare a nuova sede legale.
La revoca era dettata dalla semplice costatazione che il Comune di Campobasso già possiede – come possedeva – immobili utili al tal scopo.
La nostra mozione veniva così bocciata con tanto di velenosi e inconferenti comunicati stampa del C.d.A. dell’azienda.
Ma al fine di scongiurare il predetto acquisto, si era anche chiesto al sig. Sindaco di sottoporre la questione al parere preventivo della Corte dei Conti in merito agli acquisti immobiliari da parte della municipalizzata.
A quella richiesta non arrivò alcuna risposta.
In estrema sintesi: Sea ricerca un immobile, con superficie superiore a 300 mq e anno di costruzione preferibilmente successivo al 1996. Avvia una ricerca, arrivano le proposte, continuano le trattative con alcuni dei proponenti e poi improvvisamente, si materializza una nuova offerta, non ricompresa tra quelle pervenute in risposta all’avviso pubblico, che induce il C.d.A. a deliberarne l’acquisto: un immobile enorme (oltre 600 mq), vecchio (costruito negli anni ’80) e bisognoso di importanti lavori di ristrutturazione (stima intorno ai 120.000 euro ma certamente da rivedere al rialzo), dunque non immediatamente fruibile.
Nel frattempo, è bene ricordare che l’attuale sede della S.E.A. è locata dall’azienda al costo di circa 39.000 euro annue.
A conti fatti, dunque, dal giorno dell’acquisto, S.E.A. pare stia ancora lavorando alla progettazione della ristrutturazione, ma non ha ancora avviato alcun lavoro, lasciando immaginare che anche per il 2019, il trasferimento non avverrà. Quindi, canone di locazione corrisposto per il 2018, oltre al canone del 2019 e chissà se parte del 2020, fanno lievitare i costi dell’operazione di almeno altri 100.000 euro in canoni di locazione, soldi che si sarebbero potuti risparmiare se l’immobile fosse stato già idoneo all’uso.
Ed invece? Nulla, l’operazione è stata annunciata come sorprendentemente conveniente (SIC!!), quando è palese che non lo sia.
Un immobile che non avremmo comunque dovuto acquistare, tante sono le possibilità a costo zero che il Comune di Campobasso ben avrebbe potuto concedere in comodato o anche onerosamente, così realizzando una partita di giro, ma niente!
Ed è in questo quadro, come peraltro comunicato in una apposita conferenza stampa con la quale si annunciava la presentazione di esposti da trasmettere alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti ed all’A.N.A.C., che quest’ultima ha comunicato l’avvio dell’istruttoria sull’operazione.
Infatti, con nota del 12 marzo u.s., l’A.N.A.C. ha informato il sottoscritto di aver dato avvio al procedimento ex art. 13 del Regolamento in materia di attività di vigilanza e di accertamenti ispettivi.
Tale intervento segue quello che l’Autorità ha concluso rispetto alla questione Terminal bus di Campobasso, recependo in toto quanto da noi denunciato.
Adesso attendiamo gli esiti di questo procedimento mentre al sig. Sindaco ed al dirigente dott. Iacobucci, chiediamo di spiegare il perché abbiano assentito questa operazione senza esercitare il doveroso controllo istituzionale ma anzi, consentendo una operazione che riteniamo un vero e proprio sperpero di denaro pubblico.
*immagine tratta dal web: isnews