Leggiamo con stupore le dichiarazioni rilasciate alla stampa da Giuseppe Trivisonno – capogruppo del PD al Comune di Campobasso – che accusa la maggioranza di aver portato in aula la discussione sulla guerra in Ucraina e di aver evitato quella sull’istallazione dei ripetitori.
Peccato che Trivisonno ometta, volontariamente, due particolari di non poca importanza. Prima di tutto la mozione sulla guerra in Ucraina è stata presentata proprio dal PD (tra i firmatari c’è lo stesso Trivisonno che inaspettatamente ha votato contro l’inserimento della stessa nell’ordine del giorno) e la discussione in aula è stata chiesta dalle minoranze, sia di destra che di sinistra.
L’ordine del giorno relativo all’istallazione dei ripetitori, invece, era collegato a una mozione sul tema delle periferie presentata sempre da Trivisonno che però ha provveduto a ritirare prima dell’inizio della discussione impedendo così anche la trattazione dell’ordine del giorno collegato. Per cui davvero, appare alquanto ambiguo mostrarsi indignati per il mancato dibattito su un atto di cui si è impedita la discussione.
Senza voler sottolineare il carattere di eccezionalità ma soprattutto l’importanza del dibattito sulla guerra in corso, dal quale è scaturito l’impegno dell’Amministrazione a mettere in campo, da subito, tutte le azioni utili ad esprimere concreta vicinanza al popolo ucraino, rispediamo al mittente le accuse di connivenza fatte da Trivisonno all’Amministazione Gravina, soprattutto in considerazione del fatto che, dopo anni di totale assenza sul tema, l’attuale Amministrazione è l’unica ad aver preso sul serio la questione affidando a professionisti lo studio per la stesura di un Piano per le istallazioni di antenne radiomobili.
Siamo certi che il tema sarà presto trattato nelle Commissioni consiliari competenti in modo da poter informare di tutti gli aggiornamenti i consiglieri e i cittadini con i quali del resto lo stesso sindaco ha avuto modo di parlare, spiegando ai rappresentanti del Comitato la situazione e la posizione dell’Amministrazione.
Sarebbe però interessante sapere, da un consigliere di lungo corso quale Trivisonno è – ben 10 anni di esperienza come consigliere comunale di maggioranza – quali siano gli strumenti per evitare l’installazione di antenne come quelle che egli stesso ha visto autorizzare nel tempo.
A differenza sua, l’attuale Amministrazione non punta il dito verso la politica che sul tema, non può far altro che programmare e pianificare, così come per la prima volta sta facendo con il primo piano antenne del Comune di Campobasso.
Il resto è polemica facile di chi cerca visibilità alle spalle della cittadinanza, cosa che probabilmente interessa anche il collega della Lega, Tramontano.