Sono trascorsi oltre 10 anni (almeno 12 per la verità…) da quando l’Amministrazione Comunale, unitamente all’Arpa Molise ed agli altri organi preposti, è stata interessata alla questione della presenza di amianto (per circa 800 mq) su due capannoni privati in località San Giovanni in Golfo( zona C.da Cacciapesci), un sito a ridosso della tangenziale est ma non lontano dal popoloso quartiere Cep ed in particolare dagli edifici scolastici della zona.
Come più volte rilevato dai numerosi sopralluoghi effettuati, esiste un pericolo concreto derivante dalla dispersione di materiale deteriorato, presente in maniera diffusa in tutta l’area circostante i manufatti e che mette a rischio sia la salute pubblica che l’ambiente.
A poco sono serviti alcuni interventi parziali adottati negli anni scorsi a seguito di precise prescrizioni emesse da parte dell’Arpa Molise che in più occasioni ha disposto e sollecitato ai proprietari la rimozione del materiale disperso nonché la messa in sicurezza, mediante incapsulamento, di tutto il restante ancora presente sulle coperture.
Alla luce del perdurare della situazione, della questione è stata direttamente interessata, con diversi atti consiliari del M5S , l’amministrazione Comunale affinché venissero adottati opportuni provvedimenti a tutela della salute e della pubblica incolumità.
L’amministrazione, dopo aver dapprima negato l’esistenza del problema (benché ne fosse perfettamente a conoscenza da almeno un decennio…), ha annunciato, lo scorso mese di febbraio, l’emissione di un’apposita ordinanza sindacale per lo smaltimento dell’eternit disperso e la messa in sicurezza dell’intera copertura.
L’impegno dell’amministrazione è stato come sempre disatteso, tanto che la situazione odierna è la medesima degli anni scorsi, con una zona completamente contaminata da frammenti di amianto, materiale purtroppo estremamente volatile.
L’unica novità è stato un provvedimento di sequestro dell’area, che intanto è stata delimitata, da parte della Guarda di Finanza; un provvedimento sicuramente opportuno ma che certamente non risolve la problematica né riduce il rischio di contaminazione, anzi rischia di allungare ulteriormente le procedure di bonifica del sito.
Della questione ancora una volta se ne discuterà durante il prossimo consiglio Comunale con l’ennesima interpellanza con la quale si chiederà conto al Sindaco ed alla giunta dei motivi della mancata emissione dell’annunciata ordinanza, oggi più che mai necessaria ed indifferibile, affinché venga al più presto rimossa e bonificata una seria minaccia per l’ambiente e per la salute pubblica.