Il Consiglio comunale monotematico sulla mobilità tenutosi oggi sarebbe dovuta essere un’occasione per chiarire le ragioni, gli studi e le condizioni che hanno originato le scelte politiche contenute nella rimodulazione dei fondi CIPE operata dalla Giunta regionale. Invece di risposte ne sono giunte davvero poche. Solo una ricca carrellata di dichiarazioni da parte del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici che non hanno aggiunto nulla rispetto alle delibere regionali che ognuno poteva leggere benissimo rimanendo a casa. Una sorta di comizio elettorale in cui si è parlato di milioni di euro come fossero bruscolini. Certo che se questi soldi dovessero davvero arrivare per terminare le cosiddette “opere incompiute” sarebbe una importante conquista per la città, tuttavia riteniamo che vadano fatte alcune riflessioni. In primis restiamo scettici che realmente si riesca a ricevere quelle somme e non vorremmo che tutto questo serva soltanto a far crescere il gradimento della Giunta regionale soprattutto in questo periodo in cui stanno prendendo schiaffi da Roma e non solo. O, peggio, si stanno alimentando speranze solo per giustificare la prossima onerosa quanto ghiotta progettazione che dovrà seguire. Infine, dal dibattito è emerso un altro dato che dimostra quanto non sia cambiato nulla in questa regione negli ultimi 10 anni; anche in questa occasione, come più volte acceduto in passato, non solo il consiglio, ma anche la giunta e lo stesso sindaco sono stati completamente esautorati dai loro ruoli dalla Regione, artefice di una pianificazione economica, urbanistica ed infrastrutturale concepita a poche mani nelle stanze di Palazzo Vitale senza alcun coinvolgimento diretto della città capoluogo sulla quale ricadranno i più importanti e corposi progetti. Sono cambiati i soggetti rispetto agli anni scorsi, ma il modus operandi evidentemente no.
Non ci sorprende che Battista che si è visto riconoscere (sulla carta) decine di milioni di euro per Campobasso non riesca a cogliere questo aspetto. E se quella stessa Giunta regionale lo avesse escluso dalla ripartizione cosa avrebbe detto? Il sindaco parla di idee che ci proiettano nel futuro ma dimentica di dire che sono sempre le stesse, trite e ritrite, concepite e mai partorite anche dalle scorse amministrazioni; la stessa metropolitana leggera è un’idea di cui si parla oramai da almeno un decennio, ovvero da quando l’attuale sindaco ricopriva l’incarico di assessore “di peso” delle amministrazioni di centrosinistra.
Probabilmente la più ampia concertazione con i sindaci dei comuni molisani e un’attenta analisi del territorio potevano portare ad un diverso programma ma oramai si è capito da tempo che la logica è un’altra e non c’entra niente con il bene comune.