Un’Amministrazione degna di questo nome ha sì il dovere di garantire i diritti dei singoli cittadini, ma soprattutto quello di tutelare gli interessi della collettività; non può quindi farsi portare “portare a spasso” da un’impresa edile o da uno studio legale.
Il sindaco Battista, la sua Giunta e la maggioranza in Consiglio,dovrebbero assumersi le proprie responsabilità attraverso gli atti amministrativi necessari e dichiarino pubblicamente ed alla luce del sole le loro reali intenzioni, evitando raggiri e sotterfugi di sorta.
Sulla proposta di variante ed ampliamento della lottizzazione Parco dei Pini, soltanto pochi giorni fa, l’assessore all’urbanistica Bibiana Chierchia dichiarava in commissione consiliare la totale contrarietà; sono passate poche ore ed oggi apprendiamo che la maggioranza, con un clamoroso dietro front, ha invece deciso di “valutare” la proposta del privato costruttore che intenderebbe edificare, con una volumetria di oltre 8000 metri tre nuovi complessi commerciali in zona via XXIV Maggio.
Appare quindi che questa maggioranza stia alla disperata ricerca di un escamotage per salvare capra e cavoli, ovvero trovare il cavillo per far consentire l’edificazione, pur dichiarando una apparente contrarietà di facciata. Una non assunzione di responsabilità che spianerà la strada al commissariamento che esautorerebbe il Comune di Campobasso da ogni decisione, svuotandolo della propria sovranità in materia urbanistica.
Il m5s in linea con quanto dichiarato in campagna elettorale ha messo in campo ogni azione utile per evitare nuove cementificazioni nell’area.
Nel corso della seduta consiliare del 03 settembre 2014, con la presentazione di un emendamento alla proposta di delibera predisposta dal settore Urbanistica, infatti abbiamo sollecitato gli organi competenti ai seguenti adempimenti:
- Confermare l’atto deliberativo n.1 del 24.02.2014 con il quale il consiglio comunale ha rigettato la proposta di variante in ampliamento alla lottizzazione “Parco dei Pini”, confermando, integralmente, l’assetto urbanistico già adottato, già approvato e già attuato;
- Prendere atto dell’avvenuta scadenza dei termini fissati nella convenzione urbanistica relativa alla lottizzazione “Parco dei Pini”;
- Disporre, a carico della Giunta, del Sindaco e dei Responsabili di Servizio, l’adozione di ogni atto necessario a salvaguardare il rispetto degli accordi e degli impegni, anche economici e patrimoniali, inclusa la cessione delle aree e l’ultimazione e consegna delle opere di urbanizzazione pattuite, l’attivazione delle garanzie fideiussorie nel caso di inadempienza da parte del costruttore;
- Confermare il cessato interesse per la realizzazione del polo scolastico nel sito di ampliamento della lottizzazione;
- Disporre l’invio del deliberato alla competente procura della Corte dei Conti;
Ma in apertura della discussione in Consiglio Comunale, è giunta, con incredibile tempismo, una lettera della ditta richiedente, assistita dallo studio legale Di Pardo, che casualmente è lo stesso che assiste il Sindaco, con la quale si invita la giunta a deliberare in tempi rapidi garantendo, in caso di parere favorevole, la rinuncia al contenzioso pendente e la rinuncia all’azione risarcitoria nei confronti del Comune.
Nel corso della successiva discussione, nonostante la chiarezza della proposta avanzata dal M5S, unicamente finalizzata a rafforzare la delibera e scongiurare nuovi ed ulteriori strascichi giudiziari ed amministrativi, a tenere banco è stata la missiva letta dal Sindaco, tanto da indurre la maggioranza ad abbandonare l’aula e ritirasi in conclave per un paio di ore di “riflessione” che hanno portato clamorosamente Sindaco e la maggioranza a decidere di differire il pronunciamento, aggiornando la seduta del consiglio al prossimo 12 settembre, quando i termini, fissati dal TAR al 9 settembre, saranno oramai scaduti, precostituendo in tal modo le condizioni per l’intervento del Commissario ad acta, con conseguente esautoramento della Giunta, del Consiglio e dell’intera amministrazione cittadina.
Al fine di evitare quanto sopra ed a salvaguardia degli interessi pubblici, territoriali ed economici della collettività, in data 4 settembre il M5S ha persino diffidato il Sindaco, la Giunta e tutti gli uffici competenti a provvedere con la massima urgenza, imposta dalle circostanze, ed entro i termini stabiliti dal TAR, ad adottare ogni atto necessario per affermare la volontà dell’amministrazione, nonché anticipare la ripresa del consiglio comunale sospeso entro gli stessi termini.
Il detto dice “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, e noi temiamo proprio di averci azzeccato; tuttavia speriamo fervidamente, per il bene della città, di doverci ricredere. Intanto aspettiamo, il 12 di settembre arriverà inesorabilmente, allora le carte, e gli eventuali bari, saranno scoperti.