Via delle Frasche, via Sicilia, Via Colle dell’Orso, tre siti a pochi metri di distanza tra loro dove insistono, anche da mesi, abbandoni abusivi di eternit, il pericoloso materiale largamente utilizzato nei decenni scorsi, costituito prevalentemente da cemento ed amianto.
Diverse lastre di copertura, canne fumarie, vasconi per la raccolta dell’acqua, sono tra i materiali maggiormente utilizzati in passato e dei quali qualche sprovveduto ed incivile cittadino ha pensato bene di disfarsene nel peggiore dei modi, ovvero abbandonandoli indiscriminatamente a bordo strada, lontano, ma non troppo, da sguardi indiscreti.
Ma ciò che sorprende maggiormente (perchè purtroppo l’inciviltà non fa più notizia….) è la noncuranza degli organi preposti che, benché allertati ed evidentemente intervenuti, come si evince dalla segnaletica apposta, dimenticano spesso e volentieri quei manufatti così pericolosi per settimane o addirittura interi mesi, al loro destino, anziché procedere alla loro rapida rimozione e bonifica.
“Rifiuti presumibilmente contenenti amianto sottoposti ad accertamenti analitici” si legge sui cartelli, spesso apposti in maniera posticcia, provvisoria e poco duratura dall’ARPAM, difficilmente leggibili o deteriorati dal tempo e dagli agenti atmosferici, a segnalare la presenza del pericoloso materiale.
Ma che senso ha prendere tempo e comunicare le “analisi in corso” quando appare lampante anche ai non addetti ai lavori la natura del materiale rinvenuto, ovvero eternit? E poi, quanto ci vuole per effettuare queste analisi?
E’ possibile che dopo intere settimane, ma anche mesi, ancora non si attesti la natura del materiale e che lo stesso venga completamente dimenticato, col rischio di rottura e ulteriore dispersione, anziché essere adeguatamente messo in sicurezza, trattato e rimosso da chi di dovere?
Intanto abbiamo inoltrato una ulteriore segnalazione formale alle autorità preposte al controllo del territorio, con l’auspicio di un tempestivo intervento risolutivo.