Il Consiglio comunale del 22 dicembre scorso è stato molto utile per non fare chiarezza sulla vicenda dell’appalto concesso alla Movida Show srl.
All’interpellanza del MoVimento 5 Stelle l’assessore ha risposto in maniera tutt’altro che convincente. Anzi, riteniamo che abbia addirittura aggravato la sua posizione, facendo emergere aspetti che l’amministrazione comunale dovrà assolutamente verificare. Oramai è chiaro a tutti che la questione delle luminarie è stata un evidente caso di approssimazione e superficialità inammissibile nella gestione della cosa pubblica.
Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno con il quale si invita il sindaco a ritirare la delega all’assessore Colagiovanni e a trasmettere la documentazione all’ufficio legale del Comune, perché verifichi se prendere precauzioni a tutela dell’ente.
Il Consiglio è stato aggiornato al 30 dicembre e in quella data verificheremo se la maggioranza intenderà difendere l’operato del proprio assessore. Qualcuno dovrà accettare la coincidenza per cui la proposta pervenuta al Comune di Campobasso, a fine novembre, da parte della Movida show, rispecchia esattamente quello che l’amministrazione comunale voleva proporre e, cosa ancor più incredibile, con lo stesso impegno economico previsto dalla Giunta. Di più, e qui passiamo alla seconda coincidenza. L’impegno economico ammonta ad € 39990, ovvero soli 10 euro in meno della soglia che consente l’affidamento diretto. Infine la terza coincidenza. La maggioranza dovrà anche accettare che l’art director (a titolo gratuito) degli eventi “Vivi la tua città”, il sig. Manocchio Max, socio della Movida Show srl, dopo aver incassato l’apprezzamento dell’assessore al Commercio per il lavoro svolto in occasione delle manifestazioni, ha avuto la fortuna di ricevere direttamente l’affidamento dell’appalto per le luminarie cittadine.
Siamo sicuri che si tratta di pure coincidenze, altrimenti saremmo legittimati a pensare che questo è il solito, marcio, sporco metodo di gestire i soldi pubblici.
Anche perché, come si dice, tre indizi fanno una prova.