Appena un mese e mezzo fa, durante il Consiglio comunale del 6 agosto, la politica campobassana si è impegnata per la “Definizione degli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni”. Un’occasione in cui il MoVimento 5 Stelle del capoluogo, nei suoi primi momenti della consigliatura, ha voluto ribadire un principio che la politica ha purtroppo dimenticato: il valore della meritocrazia.
Sebbene la proposta di delibera approdata in aula raccogliesse già molti elementi per favorire all’occorrenza una giusta scelta da parte del sindaco, abbiamo voluto suggerire alla maggioranza di considerare la laurea, almeno triennale, un requisito minimo per essere valutato. Preferiamo non soffermarci sulle motivazioni che hanno portato la maggior parte dei consiglieri a votare NO all’emendamento. Ragioni che, per chi fosse curioso, invitiamo ad andare a leggere sul verbale della seduta, pubblicato sul sito del Comune. (LINK – pag.64)
Fu un momento propizio per affermare che, visto l’andazzo arcinoto e le solite modalità con cui avvengono le nomine politiche, lasciare le maglie più larghe possibili è un’abitudine volta a facilitare il “riciclaggio”. Ci siamo addirittura permessi di desumere che, forse, è preferibile invogliare i nostri figli ad affiliarsi politicamente munendosi della “tessera giusta”, piuttosto che sprecare anni in un percorso di studi che, tanto, agli occhi delle amministrazioni ha troppo spesso un valore marginale. Non vi raccontiamo nemmeno le reazioni che ci sono state a queste nostre “farneticazioni” ma potete immaginarle benissimo. In quella circostanza li abbiamo ammoniti precisando che avremmo vigilato con attenzione sulle nomine di competenza politica.
L’11 settembre, con decreto sindacale nr. 37, il sindaco ha provveduto alla “nomina di due rappresentanti del Comune in seno al Consiglio di Amministrazione della ASP Don Carlo Pistilli”. Indovinate un po’ chi sono i fortunati? La delibera è pubblica ma ve lo diciamo noi: la Sig.ra Assunta Testa e il Sig. Cristofaro Angelo.
Sicuramente saranno all’altezza, magari competenti e per giunta laureati, così come noi proponevamo.
Ma noi ci chiediamo: non è che per caso le due nomine siano avvenute perché trattasi di due candidati alle ultime elezioni comunali nelle liste del PD? Non sarà che il valore aggiunto di queste due persone – quel quid che ha gonfiato il curriculum – sia l’aver ottenuto rispettivamente 274 e 200 voti?
Però dobbiamo ammettere che avevano ragione: non è certo la laurea che può far cessare questa nauseante, indegna, strafottente pratica di riciclare i trombati della politica.
Ehi, domani tutti a sottoscrivere la tessera del PD. Hai visto mai “esca qualcosa pure per noi”…