Quando si parla di tasse parliamo di servizi: pago per ottenere un servizio! Logica vorrebbe che il costo del servizio fosse commisurato all’entità del prelievo ma purtroppo sappiamo come vanno le cose!
Il Comune di Campobasso, in ottemperanza a quanto previsto dall’ultima legge di stabilità, ha adottato i regolamenti attuativi delle nuove tasse denominate TASI e TARI, che insieme all’IMU vengono ricomprese in quella che viene denominata IUC, l’Imposta Unica Comunale.
Senza scendere nei tecnicismi, possiamo certamente rilevare che il Comune ha scelto la strada più facile per fare cassa applicando l’aliquota massima e scegliendo di non riconoscere detrazioni senza che nessuno, se non dopo le nostre sollecitazioni, si fosse preoccupato di analizzare ed affrontare il tema dei costi che questa tassa dovrebbe finanziare.
Proprio in questa direzione si è fondato il nostro intervento: abbiamo quindi chiesto a questa Amministrazione come fa a calcolare il fabbisogno finanziario dell’Ente senza un bilancio ma soprattutto abbiamo sottolineato che un Comune virtuoso dovrebbe ridurre i costi, proprio quei costi che sono stati scelti per essere finanziati dal gettito TASI ovvero i “servizi indivisibili”.
E allora vediamoli questi servizi (in ordine di costo) ma vediamo soprattutto quanto ci costano: prima voce di spesa sono i “servizi di manutenzione ordinaria della rete idrica e gestione degli impianti di depurazione” per un costo pari ad € 2.400.776,00, seguiti dalla “pubblica illuminazione e servizi connessi” pari ad € 968.246, dai “servizi di viabilità e segnaletica” per un costo di € 691.500, dai “servizi per la tutela ambientale del verde e dell’ambiente pari ad € 376.682, per chiudere in bellezza con i 145.396 euro per coprire i non meglio specificati “servizi di segreteria generale” (sic!)!
Il MoVimento 5 Stelle, rifuggendo dal facile populismo od opportunismo politico, ha ribadito che la priorità è ridurre i costi investendo nell’innovazione e nell’efficienza ovvero proponendo soluzioni concrete: verifica e ammodernamento dell’impianto di depurazione acque anche attraverso un controllo del contratto in essere con la società concessionaria del servizio; conversione a LED dell’impianto di illuminazione pubblica attraverso il sistema E.S.CO.; stop alla carta e utilizzo di p.e.c. e firma digitale per qualsivoglia comunicazione tra uffici pubblici. Solo con interventi concreti e fattibili in tempi brevi, potremo ridurre il già enorme prelievo fiscale a carico dei cittadini, soprattutto per coloro che non potranno beneficiare neanche di detrazioni, posto che il Comune ha scelto la strada meno equa ovvero una tassazione uguale per tutti.
Maggiore efficienza e controllo equivalgono a minore prelievo fiscale. Al Comune di Campobasso sono avvisati. Ci aspettiamo che comincino a lavorare per davvero perché al momento hanno prodotto solo chiacchiere e aliquote massime.