Il mancato rinnovo della convenzione tra il Comune di Campobasso e gli operatori, comitati o associazioni di quartiere per la manutenzione del verde cittadino, sta generando ancora una volta situazioni di estremo degrado in città; ovunque, in ogni quartiere, è possibile registrare l’assenza di manutenzione che sta lasciando il posto all’invadenza della vegetazione spontanea, in alcuni caso abbinata allo scarso senso civico di chi contribuisce con l’abbandono di rifiuti, rendendo sempre più degradati molti angoli della nostra città.
Marciapiedi, aiuole, spartitraffico, parchi e giardini, in ogni angolo della città le erbacce stanno prendendo il sopravvento in assenza di adeguati interventi di sfalcio e manutenzione. Eppure dovrebbe essere perfettamente noto agli addetti ai lavori che il periodo primaverile è quello maggiormente bisognevole di interventi vista la facilità e la rapidità con cui la vegetazione si sviluppa e che, pertanto, tutti gli atti necessari a predisporre adeguati interventi, dovrebbero essere predisposti per tempo.
Invece, in mancanza di adeguata programmazione, si continuano a rincorrere le criticità, arrivando sempre in clamoroso ritardo, generando sfiducia e rassegnazione nei cittadini, sempre in attesa di quella “restituzione della città” mai vista.
Molte le zone, sia centrali che periferiche, dove le criticità risultano più evidenti, dal quartiere San Giovanni – zona via Marche, via Toscana – a quello di Vazzieri dove alcuni parchi sono oramai del tutto impraticabili. Anche il quartiere Cep è tra le zone dove maggiormente si accusa la negligenza e l’immobilismo dell’amministrazione, che né interviene direttamente, né mette l’ associazione di quartiere nelle condizioni di poter intervenire. Emblematico il caso dell’area verde antistante la “casa dello studente”, un sito che può vantare il triste primato del degrado, con la vegetazione oramai altissima, arredi inutilizzabili, distrutti, abbandonati ed oramai fagocitati dalla vegetazione incolta che, come in una giungla urbana, ha preso il sopravvento, favorendo le migliori condizioni per la proliferazione di insetti e rettili, in una zona quotidianamente frequentata da centinaia di bambini.
Un’area, peraltro, interessata solo qualche anno fa da un progetto di riqualificazione, costato non pochi soldini pubblici miseramente sperperati, che avrebbe dovuto trasformarla in un percorso didattico naturalistico; quello che ne resta, invece, è sotto gli occhi di tutti e non necessità di ulteriori commenti.
Non era decisamente questo l’incremento del “verde” che i campobassani si aspettavano dall’amministrazione…….