Una storia senza fine quella della piscina comunale di Colle dell’Orso rispetto alla quale, anche personalmente, ho interessato l’Amministrazione con interrogazioni e con missive per restituire almeno sicurezza all’area di cantiere; l’Amministrazione ha eseguito i lavori di bonifica e da ultimo anche il ripristino della recinzione dopo le recenti nevicate, senza neanche riconoscerci il merito di aver sollevato il problema. Anzi, a leggere la stampa, se n’è attribuita il merito. Nulla di strano, quindi, ma veniamo ad oggi.
L’impianto nasce da un decreto ministeriale del 1988 e prende il via da un progetto a firma dell’arch. Biscardi, cognome noto a Campobasso ma di cui ignoriamo eventuali legami di parentele. Dopo una serie di modifiche al progetto, sempre curato dall’arch. Biscardi alla quale viene affidata anche la direzione lavori per un importo di circa 340.000.000 di lire, su un totale progetto a base d’asta di 3.500.000.000 di lire, la gara si conclude il 12 settembre del 2000.
L’appalto viene affidato all’Impresa Presutti Gaetano di Campobasso per l’importo di lire 2.309.711.240, poi rivisto al ribasso da una perizia di variante.
Partono i lavori l’8 gennaio del 2001 e tra ritardi e gravi inadempienze dell’impresa e della stessa direzione lavori, l’Amministrazione riesce a concludere i lavori di copertura dell’impianto nel 2010 per un importo totale di € 1.890.528,73 (sotto la guida di ben tre amministrazioni di centro sinistra – Massa, Massa bis e Di Fabio).
Solo nel 2013 l’Amministrazione (questa volta a guida centrodestra con Gino Di Bartolomeo) tenta la carta della finanza di progetto ovvero affidare ad un privato gli oneri di completamento dell’opera e la relativa gestione, ma vuoi per gli importi probabilmente troppo onerosi, vuoi per la probabile scarsa convenienza economica, il bando va deserto.
Con l’insediamento dell’Amministrazione Battista, avvenuta nel 2014, l’opera viene inizialmente confermata nel piano triennale delle opere pubbliche; nonostante la struttura dei lavori pubblici avesse preparato il nuovo bando per tentare un nuovo affidamento, l’opera viene stralciata e nessun atto amministrativo viene più prodotto sebbene anche sulla stampa fossero apparse notizie in tal senso.
A fronte di questo silenzio, insieme alla collega Paola Felice (membro della commissione Sport), abbiamo sollecitato, a distanza di un anno, una nuova commissione lavori pubblici, congiunta con lo sport, per conoscere le evoluzioni e soprattutto per capire i motivi per i quali non si è più pubblicato il bando e per conoscere le intenzioni dell’Amministrazione; dopo una sterile, quanto inutile relazione dell’Assessore Maio abbiamo formulato una domanda molto semplice: come mai non avete proceduto alla pubblicazione del bando a distanza di ben 2 anni? La risposta iniziale è stata: “pensate alla Raggi ed alla sua Giunta a Roma” alla quale è seguita una formidabile risposta nel merito: “stiamo pensando a cosa fare della struttura”. Resto esterrefatto da cotanta inutilità amministrativa di quest’uomo.
E’ come se dicessi a Pietro Maio, eletto in consiglio comunale a Campobasso nel 1999 (dopo aver fatto il consigliere anche al comune di Baranello), eletto addirittura presidente del medesimo consiglio nel 2004, che la sua inutilità e pochezza politica sono la cartina di tornasole di questa vicenda, vicenda che conosce benissimo e che oggi, nonostante guidi l’assessorato ai lavori pubblici da quasi 3 anni, liquida citando la giunta Raggi ed i problemi di Roma. Un assessore che oltre ad aver letteralmente fallito sull’edilizia scolastica e sulle politiche cimiteriali, tanto da aver subito le revoche delle relative deleghe, guida i lavori pubblici collezionando solo ritardi, inadempienze e figuracce politiche: lavori fermi al Terminal Bus, fondi revocati per il camminamento pedonale terminal bus-via Lombardia, ritiro del bando sul forno crematorio per errori e superficialità, manutenzione strade e marciapiedi quasi inesistente, ricorsi su appalto tangenziale nord e chi più ne ha più ne metta…e questo pensa a Roma ed alla Giunta Raggi!!!
Intanto l’impianto di Colle dell’Orso resta lì insieme ai quasi 2.000.000,00 di euro spesi, nel totale abbandono ed incuria da parte di chi dovrebbe decidere cosa fare e che in quasi 3 anni non ha la minima idea del da farsi; un impianto che qualora dovesse ancora destinarsi a piscina, dovrebbe certamente essere affidato gratuitamente, posto che richiedere anche un minimo di canone potrebbe ancora una volta lasciare deserta la relativa gara; un impianto che al fine di evitare un ulteriore danno erariale, andrà probabilmente riconvertito alla luce delle evoluzioni che negli anni si sono avute anche in relazione al vicino impianto natatorio di Campodipietra. Un impianto che certamente va completato, ma se aspettiamo Pietro Maio, siamo certi che rimarrà così com’è: un fallimento!
Immagini tratte dal web:
“molisenews” e “quotidiano del molise”