Tra i temi sui quali abbiamo sempre continuato a lavorare, o forse dovremmo dire sognare, c’è quello delle Smart Cities.
Per questo lo abbiamo portato in Consiglio comunale presentando una mozione, accolta all’unanimità dai presenti affinché il Comune di Campobasso, aderendo all’Osservatorio Nazionale Smart City, avvii finalmente un percorso, che grazie alle opportunità fornite dalle ITC, favorisca la partecipazione dei cittadini nella definizione e nella realizzazione di un sistema integrato di politiche urbane sostenibili, mirate al miglioramento della qualità della vita nella nostra città.
L’Osservatorio è una opportunità per condividere i temi dell’innovazione e della sostenibilità urbana attraverso il contributo del mondo istituzionale, della ricerca, dell’impresa e della società civile: una guida per indirizzare le amministrazioni verso le scelte più adatte alla propria realtà territoriale.
Una città per essere “smart”, dunque intelligente, deve prima di tutto sapere cosa vuole diventare. E’ necessario che gli amministratori definiscano i temi rispetto ai quali vogliono impegnarsi per migliorare la qualità di vita degli abitanti della propria città (sanità, scuola digitale, trasporto locale, servizi on line, mobilità alternativa, gestione rifiuti, efficienza energetica, rinnovabili, banda larga) ed i piani per poter raggiungere gli obiettivi fissati.
Nel dibattito sulle smart cities si pone spesso troppa attenzione agli strumenti – applicazioni, social network – che invece sono già ampiamente a disposizione, dimenticando gli obiettivi che si vogliono raggiungere: come sempre, quindi, una programmazione capace di definire gli assi di intervento.
In funzione di questi sarà definito il percorso da seguire finalizzato alla corretta infrastrutturazione della città (banda ultralarga, cablatura edifici, riqualificazione di edifici ed impianti tradizionali) ed all’alfabetizzazione informatica di livello superiore, evitando di mettere insieme singole iniziative scollegate, che sebbene possano essere tutte di valore, rischiano di produrre, ben che vada, delle inefficienze.
È importante che le Amministrazioni acquisiscano competenze e visione politica, affinché si colgano le occasioni, in particolare quelle offerte dai programmi finanziati o co-finanziati dalla Comunità Europea e/o Nazionali.
L’auspicio è che attraverso una rete di conoscenze ed esperienze, che possono tradursi in semplici buone pratiche da recepire, anche l’Amministrazione di Campobasso riesca nell’arduo compito di sfruttare appieno queste opportunità, vista la perenne carenza di fondi di rivenienza nazionale, concentrandosi su progetti strategici e coerenti con le vocazioni ed i vincoli territoriali.
Non da ultimo c’è da considerare la necessità di migliorare i processi di lavoro nell’ambito della struttura comunale. Il percorso stabilito dall’Osservatorio prevede una fase di accompagnamento delle città aderenti favorendo un apprendimento collaborativo per avviare poi una fase di sperimentazione.
Campobasso, capoluogo di regione, di una regione che di smart non ha nulla, deve ambire a tornare capoluogo non solo territoriale ma nei fatti, puntando sulla modernizzazione dei processi e delle scelte e rappresentare il comune “capofila” e punto di riferimento per tutte le amministrazioni comunali che vogliano avvicinarsi al concetto di città “intelligente”. Campobasso deve ancora diventarla ed il M5S è impegnato, sin dalla campagna elettorale a perseguire quello che molte città, da anni, sperimentano con successo.