Saltata la seduta monotematica sull’Urbanistica del consiglio comunale di Campobasso, per volontà della maggioranza che, appellandosi ad una pregiudiziale di natura formale, ha eccepito sulla competenza del consiglio a trattare sulla delicata questione all’Ordine del Giorno. La richiesta della seduta monotematica era stata avanzata dalle opposizioni, anche a seguito dell’approvazione delle modifiche alla legge 30 Regionale (nuovo piano casa) che lascia ai comuni ampi spazi di manovra per rivedere gli assetti urbani; in particolare, entro 120 giorni dall’entrata in vigore della predetta legge, i comuni dovranno obbligatoriamente approvare la disciplina per il recupero urbanistico e la perimetrazione delle aree; incombenza non ancora espletata, né calendarizzata dall’amministrazione, con il conseguente rischio di commissariamento, così come previsto dalla stessa legge in caso di inadempienza.
Il cavillo evidenziato ha davvero dell’incredibile, trattandosi solo di un refuso: una lettera C anziché A (Norme tecniche per le Costruzioni, anziché Norme Tecniche Attuative) che ha mandato a monte l’intero consiglio. Ovviamente, secondo il sempre valido principio dell’autodeterminazione dell’assise, l’errore era facilmente superabile e, se la maggioranza lo avesse voluto, lo si sarebbe potuto sanare anche nei giorni precedenti; si è preferito invece la contrapposizione politica e del gioco dei ruoli, andando in aula per far saltare i lavori (una ripicca politica per la seduta di bilancio saltata la settimana scorsa per mancanza numero legale ???) anziché superare il puntiglio formale e procedere con i lavori, così come ben evidenziato dallo stesso Presidente del Consiglio che si è opposto all’accoglimento della pregiudiziale.
L’accoglimento dei diversi Ordini Del Giorno approntati dalle opposizioni, avrebbero invece alimentato un dibattito tanto costruttivo quanto utile per affrontare un tema, quello della pianificazione urbanistica, che evidentemente rappresenta un nervo scoperto per la maggioranza, per l’assessore Chierchia e per il presidente della commissione Massarella, che in questo modo hanno deciso di non decidere, procrastinando la trattazione con tempi assolutamente incerti, stante anche l’empasse in cui il Consiglio è entrato per via della combattuta rimodulazione delle commissioni consiliari rispetto alle quali la maggioranza ha già abbondantemente sforato i termini per designare le nuove componenze, segnale evidente dei malumori che oramai albergano in maniera stabile nella variopinta coalizione di centrodestrasinistra che sostiene, senza troppa convinzione, il sindaco Battista.