Venerdì 10 Maggio doppio appuntamento: in mattinata tour a Sant’Antonio Abate e nel pomeriggio incontro con le associazioni studentesche

Ben due gli appuntamenti previsti per Roberto Gravina venerdì 10 maggio nell’agenda degli impegni di questa sua campagna elettorale che rispecchia in pieno il tipo di rapporto diretto stabilito in questi anni con la città e con i suoi abitanti dai rappresentanti del Movimento 5 stelle al comune di Campobasso. Un rapporto improntato sulla voglia di parlare di problemi e soluzioni concrete e non d’imbonire e che vede il candidato sindaco del Movimento e tutta la sua squadra predisposti all’ascolto delle istanze di chi vive nei diversi quartieri.

Prosegue così, nella mattinata del 10 maggio, il Tour nei Quartieri con Roberto Gravina e i suoi candidati consiglieri che dalle ore 8.30 saranno per le vie del quartiere di Sant’Antonio Abate e Fontanavecchia, con ritrovo iniziale nei pressi del Mercato Coperto (in via Monforte, ingresso principale) e confronto finale nei pressi della chiesa di Sant’Antonio Abate previsto per le 10.00.

Un confronto diretto per far conoscere l’idea di città che il Movimento 5 stelle è già pronta a mettere in campo con lo scopo di invertire la tendenza attuale, perché come è stato ribadito in questi giorni, per Roberto Gravina e la sua squadra vincere è solo il modo per amministrare concretamente e concretamente arrivare a un cambiamento.

Sempre nella stessa giornata di venerdì 10 maggio, ma questa volta nel primo pomeriggio, alle ore 15.30, presso l’infopoint di via Nobile, Roberto Gravina incontrerà le associazioni degli studenti e i loro rappresentanti per sviluppare insieme percorsi comuni che possano portare a un cambiamento profondo e duraturo che vada ben oltre il semplice spot del momento elettorale, partendo dal presupposto che il confrontarsi con le associazioni che operano sul territorio e con tutte le entità commerciali, imprenditoriali e culturali che sono innervate nel tessuto cittadino è imprescindibile per chi, come il Movimento, si pone come obiettivo quello di far funzionare ciò che non ha funzionato in questi ultimi decenni nella città capoluogo di regione.